Pura vida

Hanno collaborato:

Raffaella Antozzi
Roberto Boccasavia
Corrado Braga
Andres Caisedo
Roberto Cipelli
Massimo Fervari
Kay Foster
Enzo Frassi
Simone Gagliardi
Carlo Giussani
Giovanni Guerretti
Davide Maffezzoni
Alberto Maglia
Fabio Morabito
Marco Pieri
Ricky e sua moglie
Fabio Ravasi
Mauro Sereno
Giulia Sivieri
Jaime Vargas
Alberto e Vittorio Venturini
Corrado Villa
Claudio Zaffanella

1) Lisbon Story (Fabio Turchetti) 3′ 25′
2) Mataturk (Fabio Turchetti) 3′ 12”
3) Xavier (Fabio Turchetti) 3′ 12”
4) Sixaola (Fabio Turchetti) 4′ 04”
5) Terra vergine (Fabio Turchetti) 3′ 47”
6) Terminal Caribe (Fabio Turchetti) 4′ 27”
7) La durlindana (Fabio Turchetti) 3′ 18”
8) La raccolta delle orchidee (Fabio Turchetti – Attilio Santini) 3′ 24”
9) Jah never die (Fabio Turchetti – Attilio Santini) 4′ 42”
10) L’uomo del Panama (Fabio Turchetti) 3′ 27”
11) Pura vida (Fabio Turchetti) 3′ 45”
12) Regina della notte (Fabio Turchetti – Attilio Santini) 4′ 13”
13) El gouna (Fabio Turchetti) 3′ 38”

Prodotto da Fabio Turchetti
Registrato allo Studio Matatigre – Cremona
Mixato e masterizzato al Bips Studio, Milano da Nicola Calgari
Foto: Paolo Ceresa
Executiv Prod. Tony Carrasco

 

Fabio Turchetti inizia tardi la carriera di cantautore (il suo primo disco è del 1995, lo incide all’età di 36 anni), ma in questo suo terzo lavoro si presenta già come un autore maturo e raffinato, musicista ispirato e aperto all’esperienza della world music, nel senso più ampio del termine. Turchetti mescola sapientemente il raggae con la salsa, la chitarra portoghese con i ritmi brasiliani e il rap (come in Xavier), fino ad arrivaare alla musica araba nella sensuale Regina della notte.
Il tutto è sorretto da testi molto belli; Turchetti sa giocare con le parole (parole d’amore e di quotidianità, come nelle splendide Lisbon Story e Xavier, oppure di riflessione storico-sociale, come in Terra vergine), e i suoi testi si dispongono con estrema naturalezza tra le gioiose sonorità afroamericane. Il risultato è una convincente sintesi di poesia e muscia, che viaggia con semplicità (ma mai con banalità) nella cultura musicale e nella filosofia di vita – Pura vida, appunto – dei Paesi del Centro America.
Dal punto di vista stilistico, nelle ballate più soft la vocalità e il fraseggio del nostro ricordano vagamente un certo Lorenzo Cherubini… ma non c’è paragone! In questo senso, Turchetti offre senz’altro un ottimo esempio di come si possa veramente scrivere una bella canzone italiana a tempo di raggae (questo per chi è tentato di considerare Jovanotti un bravo cantautore…)
Il cd è accompagnato da un libretto che contiene anche molte informazioni utili per capire i termini stranieri usati abbondantemente nei testi: questo accorgimento permette quindi di seguire l’autore nel suo “viaggio” anche se non si è esperti di geografia e di cultura latinoamericana.

Vanna Lovato in JAM