La rassa a bute

I Khaossia:

Luca Congedo, flauti antichi e moderni
Fabio Turchetti, organetti e clavicembalo
Giancarlo Picci, attore e voce recitante
Viviana Calabrese, voce e tamburi a cornice
Pier Paolo Del Prete, violino
Vincenzo Urso, voce, bouzuki, tamburi a cornice e chitarra
Giovanni Amati, voce e tamburi a cornice
Mauro Durante, tamburi a cornice
Davide Grazioli, chitarra

Registrato negli studi della SudEstStudio di Guagnano (LE) maggio 2009/gennaio 2010

01-Meraviglia non si faccia
02-Tosta pietra
03-Sule e carusi (strum.)
04-Taci tu
05-Che dici sindaco I
06-Presto e tristu
07-Che dici sindaco II
08-Ballo di pastezzeri (strum.)
09-Chi non è carrettiere
10-Francaviddha
11-Lu casteddhanu I (strum.)
12-Lu casteddhanu II
13-Lu ranu (strum.)
14-La rassa
15-Lu ‘nzuramientu (strum.)
16-Aria di Titta
17-Beddhu miu
18-Beddhu miu II (strum.)

La Rassa a Bute è un dramma in musica in lingua leccese di autore ignoto e risalente presumibilmente all’inizio del Settecento, di cui si conserva il testo ma non la musica originale.
Un pregevole testo teatrale, appartenente a quel genere dell’opera buffa “napoletana” molto in voga  nel Salento settecentesco, per il quale sono in corso da anni ferventi studi accademici riguardanti la problematica linguistica.

I Khaossia, su consiglio di Alessandro Laporta, direttore della Biblioteca Provinciale di Lecce in cui è conservato il manoscritto originale, hanno voluto far rivivere l’opera attraverso questa produzione discografica, anteprima di una futura rappresentazione scenica nei teatri storici salentini.
Si è scelto di musicare alcune sezioni dell’opera, individuate come “arie”, e rievocare la tecnica del recitato e recitativo in altre.
Lo stile compositivo ed esecutivo è sempre quello eterogeneo che contraddistingue i Khaossia: radici nella musica antica, nella world music e ovviamente in quella salentina.
Le musiche sono state composte e arrangiate da Fabio Turchetti.

L’opera è stata presentata a Lecce presso il settecentesco Convitto Palmieri e negli USA all’America-Italy Society of Philadelphia.

 

Recensioni

Christian Valeix, Trad Magazine

Michael Hingston, fRoots

Ciro De Rosa, BlogFoolk

www.khaossia.it